Altrimenti ci arrabbiamo

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: | Posted On martedì 30 marzo 2010 at 21:56

Poche palle. Le elezioni son finite male per il centro-sinistra. Non reggono le scuse che nel 2005 la situazione politica era completamente diversa da quella attuale e che quindi partire da 11 regioni contro 2 per il centro-sx non aveva vantaggio alcuno. Se una Regione governa bene dà sempre ai cittadini in essa residenti la possibilità di bissare il voto come attestato di riconoscimento al governatore.
I casi Piemonte e Lazio sono il punto più basso. Nel primo è stata imbastita un'alleanza inverosimile. Nemmeno il buon Prodi avrebbe osato tanto. Da Rifondazione all'Udc. Nel nome della laicità e della persona di Mercedes Bresso. Per poi perdere, anche se di poco, contro "solo" Lega e Pdl. Che invece hanno (ahinoi!) forzato tantissimo la campagna elettorale per Cota e hanno portato a casa il colpaccio.
Capitolo Lazio. Assurdo alla vigilia se si considera l'assenza delle liste del Pdl dalle circoscrizioni della provincia di Roma. Eppure la rimonta della Polverini rispetto agli exit-poll che sembravano incoronare anche se per poco la Bonino è stata incredibile. Può avere influito ancora l'eco dello scandalo Marrazzo sulle vicende del centro-sx in regione? Non credo. E' più facile pensare che sia stato sottovalutato il nuovo sentore di destra avviato con la surreale vittoria di Alemanno lo scorso anno alle comunali della capitale. Oppure è ancora più facile pensare (come io credo) che la Bonino non fosse in realtà una candidata forte per il centro-sx. Ma l'essere scesa in campo sin da subito ha permesso lei di sposare le simpatie di un Pd imbarazzato tra l'idea balzana di candidare la Melandri e l'unica scelta che avrebbe permesso di vincere. Ossia candidare Zingaretti o Veltroni.
Per il resto tutti han vinto dove tutti più o meno se l'aspettavano. In Campania come in Puglia. Ma in quest'ultima le percentuali portate a casa da Nichi vanno ben oltre le aspettative.
La grande scommessa su cui puntare per la sinistra nei prossimi anni è pertanto agevolare l'ascesa di Vendola a leader nazionale. Ma con calma. Lo dico oggi che è presto: buttarlo nella mischia subito nel 2013 è vero che darebbe fiducia a molti elettori smarriti (anche quelli che magari oggi votano in massa Grillo) ma probabilmente lo consegnerebbe ad una sconfitta pesante contro il rivale Berlu-Formigoni che sia. Le fabbriche per l'Italia s'hanno da fare, ma con calma., evitando di consegnare l'operaio più virtuoso al collasso causato dai colletti azzurri e verdi. Per sperare di tornare a sognare in un futuro in cui possano sVendolare bandiere di fiducia..

Il subcomandante Turturro

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , | Posted On sabato 27 marzo 2010 at 19:36

Maddai! Non saranno mica le documentazioni portate da uno che si definisce militante dell'ezln a smascherare il contorno fisico di colui il quale si nasconde dietro la storica maschera del subcomandante Marcos, leader dell'esercito separatista del Chiapas. Questo avvenuto militante avrebbe consegnato a qualche redazione dossier dettagliatissimi su armi, finanziamenti e pratiche in uso all'interno dell'ezln.
Ma il giallo rimane, scrivono i giornali. Io azzardo che non c'è nessun giallo.
Perchè se realmente lo sventurato Marcos fosse stato bertucciato da un suo soldato con conseguente identificazione del subcomandante nel soggetto ritratto dalla foto allora, come ha sempre sostenuto lo stesso Marcos, la sua missione sarebbe finita e non gli rimarrebbe che uscire di scena. Detto in tutta franchezza a me la foto incriminata apparsa su Reforma ricorda più un John Turturro travestito da Fidel Castro da giovane in un improbabile film dei fratelli Coen sulla Rivoluzione Cubana. Mah! Anche stavolta vedremo se la mia sfacciataggine verrà come sempre punita.

Le quote straniere

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , , , , | Posted On mercoledì 24 marzo 2010 at 12:36

Iera sera facendo zapping mi sono imbattuto nella tribuna politica milanese allestita negli studi di Telenova coi candidati al governatorato lombardo. I primi 4 li conoscevo. I più famosi diciamo. Tra i due outsider mi sono soffermato su Invernizzi, tale candidato sostenuto da Forza Nuova. Esso è indubbiamente un personaggio curioso. Dice di essere sostenuto da Forza Nuova ma di essere apolitico. Non è di destra nè di sinistra in quanto ruberebbe voti tanto alla Lega quanto a Rifondazione. Esso è anche e soprattutto un personaggio dalle idee a dir poco inquietanti. Va saputo che si candida anche alla poltrona di sindaco per la città di Lodi, dove è stato per anni consigliere. Per sua stessa ammissione, gli va attribuita la paternità di una proposta agghiacciante pensata proprio per il lodigiano. Ossia, affiggere ad inizio di ogni via una targa che indichi il numero di italiani ed il numero di immigrati residenti in quella arteria stradale. Si badi bene che non c'è distinzione tra regolari ed irregolari, ma semplicemente stranieri e basta. Ecco, lui vorrebbe che se la percentuale di immigrati superasse la soglia del 15% del totale dei residenti per quella via scattasse un segnale di pericolo. Una sorta di monito per i cittadini del luogo ad avere cura nell'avventurarsi in quelle strade. Perchè Invernizzi, dice lui, sogna un mondo in cui tutti possano tornare a vivere nella terra natia. Coi loro costumi e con le loro tradizioni. SHAMELESS.

Le anime di Grillo

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , , | Posted On martedì 23 marzo 2010 at 18:57

Personalmente è passato parecchio tempo da quando il comico Beppe Grillo mi divertiva coi suoi spettacoli trasmessi dall'allora Tele+ riguardanti i diversi scandali italiani (quello sulla Telecom e sulle ricariche, etc.). Troppo. Da quando ha deciso di darsi alla politica attiva, prima con le varie manifestazioni del VaffaDay e poi fondando il Movimento a 5 stelle è diventato paradossalmente molto più attore di quanto non fosse prima. La mia tesi è semplice. Per ristabilire i principi di una democrazia che, soprattutto ultimamente, sembra perdere i propri pilastri portanti non servono personaggi alla Grillo. Questi fanno solo i giochi dei veri despoti dell'informazione (magari involontariamente). Il concetto di libera informazione in un libero stato esiste quando tutti lo rivendicano senza vincoli ma non quando uno proietta su una massa sodomizzata certe idee che, pur con certe basi giuste e/o condivisibili, finiscono solo per inasprirne i lati più istintivi e animaleschi. Le teorie proposte da Grillo attraverso il suo blog e le sue manifestazioni mi hanno spesso lasciato perplesso. Perchè il problema più grave di Grillo, come scrisse anni fa Scalfari su La Repubblica, è che non capisce che i difetti di una democrazia nascono molto più spesso dal consenso pubblico e non dalle regole intese come leggi da approvare. Per intenderci, è insita nella natura umana la predisposizione ad aggregarsi verso chi attira magneticamente la sensibilità del singolo, colpendola laddove è più esposta. Ed in questo Grillo e Berlusconi, pur rivolgendosi a pubblici completamente diversi e in lotta tra loro, sono simili. Il passaggio di livello è quello che manca. Ossia una responsabilizzazione maggiore del cittadino, che non si traduca nella richiesta di nuove leggi spesso popolari ma incostituzionali bensì in una nuova cultura politica che valorizzi il senso critico del singolo. Che faccia leva sulla sua capacità di giudizio e che in qualche modo colmi quella disaffezione della gente dalla politica che sta raggiungendo punte intollerabili.
Tornando a Grillo leggo un pò sconcertato da un post del suo blog le seguenti parole
Le animemorte italiane muoiono in anticipo pur di farsi comprare. Lo sentite il silenzio della Confindustria? Dei sindacati? Dei professori e dei rettori universitari? Degli artisti? Dei campioni sportivi? Degli esponenti della classe borghese come Mario Monti? Dei capi delle grandi aziende come Bernabé e Montezemolo? Delle istituzioni? Dove sono tutti? Morti, ma non ancora censiti.
Tutto è in vendita e quasi tutto è stato comprato. La responsabilità di questi struzzi della democrazia è enorme. Godono dei benefici del loro ruolo senza rispettarne i doveri. Le animemorte non hanno pentimenti. Hanno ceduto la loro coscienza in cambio di promozioni sociali, visibilità, sicurezza, potere.
Ebbene. Forse non se ne accorge ma pure lui è diventato uno struzzo della democrazia e credo per questo abbia molte responsabilità. Il fatto di essere sceso in politica attivamente gli è costato un pò di fedelissimi alleati ma in tanti ancora credono in lui. In tanti che, per esempio, hanno tollerato il fatto che non abbia mai mosso una critica nei confronti di un ministro ahinoi indifendibile come Pecoraro Scanio che, tra gestione dell'affaire rifiuti a Napoli e i voli gratuiti verso centri di benessere garantiti da imprenditori amici, non ce la raccontava spesso giusta. Non sempre, cioè mai, i problemi si risolvono gridando alla vecchia puttana per apostrofare la Montalcini che sembra abbia vinto il Nobel solo perchè sponsorizzata da una casa farmaceutica. Troppo comodo. Tanto poi si patteggia per le diffamazioni e si finisce solo per svilire la collettività che di questi continui ritorni allo stato brado proprio non ne ha bisogno. Ridateci il vecchio Grillo.

Grazie Frisullo

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , | Posted On domenica 21 marzo 2010 at 12:57

Non siate ingannati dalla provocazione del titolo del post. Ma credo veramente che l'arresto di Frisullo e le dimissioni del dirigente del Pd candidato alle regionali nella circoscrizione di Taranto (tale Mazzarrano) servano alla coalizione di centro-sinistra per segnare una netta linea di demarcazione morale prima che politica dal centro-destra. Intanto, una considerazione in primis sulla Puglia. E' indubbiamente il nuovo centro dell'attenzione italiana degli ultimi due anni. Lì accade di tutto. Dalle più recenti inchieste di Trani sulle intercettazioni Berlusconi-Minzolini etc. e di Bari sulle mazzette date ad alcuni dirigenti del Pd alle più antiche ma non dimenticate indagini relative alla D'Addario, a Tarantini e al suo giro di mignotte-cocaina-denaro. Senza dimenticare quello che è il protagonista indiscusso della scena politica pugliese, quel Nichi vendola che nel 2005 sconfisse prima Boccia alle primarie di coalizione, poi Fitto alle regionali, poi di nuovo Boccia qualche mese fa e ora è in pole-position alle regionali 2010 (sempre che gli scandali legati ai vari arresti e dimissioni degli alleati democratici non inficino la sua opera di rivalutazione della Sinistra). Ma in Puglia non c'è solo politica. Come scrive oggi affaritaliani la Puglia non è solo un laboratorio politico ma anche una nuova fabbrica di vitalità per le produzioni musicali e cinematografiche (vedi i vari Caparezza, Negramaro da un lato e i vari Ozpetek e Salvatores dall'altro lato).
Dopo questa parentesi tornerei però all'affaire Frisullo. Perchè ringraziarlo?
Mah, innanzituttto essendo io ultra-garantista fino a prova contraria attendo l'esito dei provvedimenti giudiziari per emettere dei giudizi (che comunque, anche in questo caso, potrebbero essere solo cripto-definitivi). Esso è comunque indagato per reati legati alla riscossione di tangenti, favori sessuali garantiti dalle donne del cast di Tarantini e (chi lo sa?) consumo di cocaina. Ora, il fatto che Frisullo sia, eventualmente, andato da queste signore innanzitutto garantisce al centro-sinistra di non soccombere di fronte a quell'incarnazione dell'ultra-macho italiano di cui si era fatta propria la destra e in primis Berlusconi dopo le vicende legate a mignottopoli. Mi spiego meglio. Le vicende di Sircana e Marrazzo (entrambe fondate su accuse pseudo ridicole, soprattutto la prima) ci avevano restituito una sinistra legata al gusto del solo piacere alternativo. Controcorrente. Per carità, non si legga questa considerazione come una discriminazione nei confronti dell'omosessualità o come un inno al piacere carnale stereotipato e regolto dallle leggi della natura. Ognuno è libero di divertirsi sessulmente come crede per conto mio. Io vorrei solo sottolineare che questi tipici vizi che erano stati proprio del centro-destra e che avevano loro valso etichette del tipo Almeno noi andiamo a puttane, voi andate a trans sono stati rimessi in gioco dagli scandali della sanità pugliese. Ovviamente non è che si voglia incitare ad andare a prostitute, però è indubbio che viene meno per il centro-destra un'arma (che era giù di per sè di bassissimo profilo) di critica verso i vizi del centro-sinistra, sempre etichettati come ambigui, depravanti e quant'altro. Almeno ora il punto di partenza è lo stesso, ovviamente aggravato dallo scandalo tangenti. Riguardo a quest'ultimo aspetto una cosa va notata subito. Mentre, ad esempio in Lombardia, gli assessori regionali o gli assessori provinciali al comune di Milano vengono sorpresi nell'atto di riscossione di denaro illecito legato al favoreggiamento di appalti piuttosto che patteggiano per 3 anni di domiciliari senza prese di posizioni nette da parte del governatore, in Puglia non accade. Al solo avviso di garanzia piazza pulita. Con tutti i rischi che questa scelta comporta (vedi i casi di Ottaviano Del Turco, inchiodato troppo presto e per nulla, e di Del Bono, sul quale nutro forte perplessità per le dimissioni). Ma che denota un codice etico e morale che viene rispettato e vale per tutti. E che non comporta ad esempio insulti verso la magistratura se questa decide, si presume con buoni motivi, di arrestare Frisullo proprio nella penultima settimana di campagna elettorale per Vendola. Magari obbliga ad ingoiare bocconi amari, ma nel rispetto di un'eticità inattaccabile. Almeno finora.

L'amore vince sempre sul sodio

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , , | Posted On sabato 20 marzo 2010 at 19:51

Che bella tutta la squadra di governo al completo schierata in prima fascia a sostegno della manifestazione.
Due considerazioni sulla manifestazione:
1- Ma quanto è piccolo Brunetta, vogliamo parlarne? (tra l'altro non escludo che lo striscione copra un possibile sgabello che evita a Brunetta di essere offuscato totalmente dallo striscione stesso).
2- Il numero di partecipanti. Seconda la questura sarebbero 13.000, ossia 1000 per ciascuno dei ministri col portafoglio del governo Berlusconi. Ma attenzione. Proprio Berlusconi ha detto che sono circa 1 milione in piazza. Ma è stato mal interpretato. Lui intendeva un milione per ciascuno dei ministri col portafoglio (che per comodità chiamerò MCP) del suo governo. Ora, tra 1000 e un milione di persone per ciascun MCP non c'è molta differenza. Nel senso che su una cosa sembra che questura e organizzatori concordino. Ossia sull'unità di misura, che poi sarebbe il numero di partecipanti per MCP. Questo è doppiamente interpretabile. O, ipotesi 1, si crede che agli sms inviati da Silvio gli scorsi giorni per invitare gente alla manifestazione siano seguiti esborsi di portafoglio da ciascuno dei ministri che per l'appunto ce l'ha il portafoglio (ma che brutta ipotesi sovversiva da toga rossa!). Oppure che, ipotesi 2, molto più semplicemente vari MCP siano i nuovi messaggeri dell'amore, i postini dell'amore o chiamateli come minchia vi pare. E reclutano nuove anime per il bene collettivo. Via la sinistra, via le toghe cattive (ossia tutte tranne quelle di Bari), via i santorini...
Il responso alle urne. Il mio pronostico è un 8-5 tirato per il centro-sinistra. Staremo a vedere tra 8 giorni.

The Pacific

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: | Posted On venerdì 19 marzo 2010 at 10:51

Se siete stati anche voi affascinati dalla bellezza della miniserie Band of Brothers prodotta da Spielberg ed Hanks non potete mancare di vedere quest'altra serie trasmessa via cavo dalla HBO negli USA (a partire da maggio 2010 in Italia su Sky) incentrata stavolta sulle vicende belliche della seconda guerra mondiale che hanno visto protagonisti i marines nel Pacifico. Beh il pilot è un buon pilot, nulla di trascendentale. Premesso che i picchi di qualità emotiva raggiunti da BOB sono difficili da raggiungere per qualunque telefilm incentrato sulla guerra. Ma lo stile che permea la serie ricorda molto i fasti di BOB. Going on..

Le capre ignoranti

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , | Posted On giovedì 18 marzo 2010 at 15:13

Le discese ardite e le risalite cantava Battisti. E lo cantava anche la Polverini in una manifestazione circa 1 mese fa a Roma. E di risalita si parla ora in riferimento a Sgarbi. Che è stato riammesso con la sua lista a sostegno della Polverini. E ora dice che lui va votato in quanto lui è Berlusconi a Roma. Ora Bondi (che non so se vota a Roma) potrebbe dover scrivere delle poesia anche all'odiato Vittorio che lo aveva dipinto come un mix fra Massimo Boldi e Don Abbondio.

Italia Fottuta

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: | Posted On at 12:57

Voglio qui riportare un grande pezzo di satira preventiva firmato Saverio Raimondo, il comico di RedTv cacciato da D'Alema qualche mese fa.

Molti satirici sono "professionalmente" preoccupati per il dopo Berlusconi, per quando Berlusconi non ci sarà più.
Io no; io sono tranquillo.
C'è Italia Futura.

Italia Futura.
Cos'è, una minaccia?

Italia Futura è "un luogo di ideazione civile, politica ed economica"; è "un’associazione nata per promuovere il dibattito civile e politico sul futuro del paese"; è "uno strumento di mobilitazione libero, agile e trasparente"; è "una cassa di risonanza per le idee, i progetti e gli scenari".
...
Insomma: è un partito politico.
Ma non si dice.
Depone male.

A Italia Futura non ci dormono la notte per la paura di essere scoperti per quello che sono, cioè un partito politico.
Quelli di Italia Futura si riconoscono perchè indossano barbe finte.

A Italia Futura vogliono che si parli di loro, sui giornali, su internet; ma non vogliono che si dica che sono un partito.
Altrimenti gli spaventano l'elettorato.

Dunque, qualunque definizione va bene; ma non "partito politico".
Italia Futura è un'agenzia di rating.
Italia Futura è un social network.
Italia Futura è una chat per cuori solitari.
Italia Futura è un outlet dell'abbigliamento.
Italia Futura è una fermata della metro.
Italia Futura è un consultorio.
...

Ma Italia Futura è UN PARTITO POLITICO. Di destra, di centro o di sinistra?
E' tutto insieme. Perchè scegliere?
Italia Futura è un "grande centro", talmente grande da comprendere sia la destra che la sinistra. Un centro senza varchi.
Il Comitato promotore è un'accozzaglia di gente: "intoccabili", qualche nome illustre, raccomandati, fighetti. Molti vengono dalle fila della Confindustria, della Ferrari o della Luiss -non a caso...
Ci sono dentro riformisti e conservatori, destrorsi e sinistrorsi, centristi... E' il primo partito fatto come Prodi faceva le coalizioni.
Della serie: voti uno, mandi in parlamento tutti.
E' un affare...

L'ambizione di Italia Futura è quella di essere il primo partito politico non di parte.
Un partito super-partes.
Un partito che rispetti la par-condicio al suo interno.
Un pò di destra, un pò di sinistra, un pò di centro, soprattutto un pò un cazzo di niente. Una sorta di Pd dichiarato.

Italia Futura
è un partito fatto apposta per gli indecisi -un bacino elettorale succulento qui in Italia, il vero ago della bilancia.
Già mi immagino lo slogan sui manifesti elettorali:
"Sei indeciso? Non scegliere, vota ITALIA FUTURA"

Non a caso, alle elezioni regionali del marzo 2010 Italia Futura ha invitato gli elettori a non andare a votare. -apologia di astensionismo. Come a dire: "Noi a questo turno non ci candidiamo, quindi non vale la pena..."
Come il Vaticano nel referendum sulla procreazione assistita (giugno 2005; pericoloso precedente), così anche gli italioti futuristi galoppano, rivendicano e si appropriano di un voto (cioè il non-voto) non loro.
Italia Futura è il primo partito che misura il suo consenso sull'astensionismo. Sul silenzio-assenso.
Ma da soli non ce la faranno a governare, non hanno i numeri: dovranno fare una coalizione con le schede bianche e i voti nulli.

Il leader di questo partito e futuro candidato premier è Luca Cordero di Montezemolo. Il quale ha adottato fin'ora la stessa strategia comunicativa di Bin Laden: non si fa mai vedere tranne quando ci sono le telecamere -o quando c'è da mangiare; non si espone mai in prima fila, manda avanti i suoi kamikaze; ogni tanto manda qualche video, qualche messaggio, dalle grotte di Maranello dove si nasconde per sfuggire alla Cia -o al fisco, chi lo sa.

Ovviamente, lui continua a negare di stare per scendere in politica: deve averglielo suggerito il suo avvocato, di non confessare mai.
Negere, sempre. Fino alla fine.
Monterzemolo vincerà le elezioni con questo slogan sul suo manifesto: "Non mi candido. Votatemi!"

Montezemolo ha il curriculum per fare il Presidente del Consiglio: conflitti d'interesse ( Presidente della Fiat -sì, quella che prende gli aiuti dallo Stato...-, Presidente della Ferrari, Presidente della Luiss, Presidente della NTV -futura nuova compagnia ferroviaria italiana-, Consigliere d'Amministrazione de La Stampa...), e lo scandalo Italia 90 sulla coscienza. Da Wikipedia: "Tramite alte conoscenze e agganci politici dal 1986 al 1990 Montezemolo assume l'incarico di Direttore Generale del comitato organizzatore della Coppa del Mondo di Calcio di Italia '90. Negli anni seguenti la sua gestione dell'organizzazione del mondiale è stata oggetto di innumerevoli discussioni e critiche. Gli appalti di Italia '90 sono stati definiti "un immondezzaio di sprechi e inefficienza". Incredibile ammanco di soldi fatti pagare ai contribuenti italiani, ignari dei conti fatti da Luca.[5][6] È lunga la lista delle opere inutili, volute da Luca e finanziate con denaro pubblico: stazioni ferroviarie, terminali di aeroporti abbandonati, stadi mal costruiti, alberghi finanziati e mai completati, sale stampa demolite dopo una sola partita.[7] Per questa gestione Montezemolo aveva solo di poco schivato addebiti.[6] Molte le polemiche, tra spese pubbliche centuplicate e operai morti nei cantieri. Tra i molti sprechi: spese ingenti per opere mai iniziate o per opere iniziate e mai completate.[8] Nei cortei a Montezemolo venne gridato "assassino", addebitandogli la responsabilità degli operai morti nei cantieri.[8] La sua gestione di Italia '90 viene ricordata quando egli attacca la Casta politica e invoca tagli allo stato sociale. In questi anni Luca dirà che il problema è totalmente della classe politica, respingendo ogni responsabilità per tutti i soldi da lui usati inutilmente.[6]"
Sì, quest'uomo si merita la guida del Paese! -e il Paese si merita quest'uomo, dopotutto...
Preparatevi dunque a Italia 90 Futura.

Altro che Italia Futura. Questa è Forza Italia Futura.

Io non ve l'avevo detto

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: | Posted On mercoledì 17 marzo 2010 at 14:35

36 sono le previsioni redatte da Mike Adams, editorialista di naturalnews.com per il 3-nnio 2010-2012. Va ricordato che lo stesso Adams ne fece di simili per il triennio 2007-09 indovinandole per il 79%.
Alcune sono quantomai ovvie e credo utilizzate solo per arrivare a 36:
- Il mondo non si concluderà il 21-12-2012;
- Il mondo diventa un luogo molto più pericoloso per i cittadini onesti (collegato probabilmente al peggioramento delle condizioni climatiche);
- Il degrado genetico della popolazione umana (il conteggio di spermatozoi sarebbe in calo, con un inizio della stessa genopocalisse). Bah che poi sta solfa la raccontano da un pò di anni a questa parte, questa roba dell'infertilità dico..
Alcune invece sono un pò meno scontate (mi pare cioè poco scontato che si verifichino a breve se no davvero il mondo si riduce a una rovina). Il fatto che la Cina sia una potenza in notevolissima espansione non è di certo una novità. Questo fatto comporta diversi aspetti:
- maggiore richiesta di fonti energetiche derivanti dal petrolio e quindi non rinnovabili, la cui vita sulla terra prima dell'estinzione diminuirà vertiginosamente,
- probabili crisi diplomatiche legate al fatto che la Cina, possedendo gran parte del debito statunitense potrebbe minacciare di venderlo con pesantissime ripercussioni sul dollaro e sul mercato USA (e quindi mondiale) più in generale.
Sta di fatto che Adams calca la mano. Ritiene che ci sarà un vero e proprio conflitto armato USA vs Cina per accaparrarsi le scarsissime risorse naturali disponibili sul pianeta, che potrebbe sfociare in una campagna bellica svolta dagli orientali nei confronti dei satelliti americani con guasti annessi. Dal canto suo l'America non solo risponderebbe, come perrebbe ovvio, ai cinesi ma potrebbe anche pensare ad un attacco mirato contro gli impianti di arrichhimento dell'uranio in Iran. Attacco che potrebbe rilasciare nubi radioattive pericolosissime per le dispersioni nell'atmosfera. La Cina, che non parteciperebbe al bombardamento in Iran, scatenerebbe eserciti di hacker di spionaggio industriale verso le nazioni occidentali.
Di fronte allo spettro di questa terza guerra mondiale apparirebbe come una minchiata la probabile contaminazione delle colture OGM.

Il cuscino di Tarcisio

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , , | Posted On martedì 16 marzo 2010 at 19:53

La crisi attuale non è solamente economica: essa è stata originata da deficit di valori morali e da comportamenti pratici contrari alla legge di Dio e conseguentemente contrari all'uomo; dannosi per la giustizia e negativi per la crescita spirituale della società
Così disse Tarcisio Bertone alla sede nazionale della Confindustria all'Eur. Critico verso tutto il mondo politico. Ma verrebbe da chiedere se questi toni li usa anche per dipingere gli scandali legati al proprio mondo (leggasi chiesa irlandese, fratelli di papi, etc.). Ma si sà. L'erbaccia del vicino per i cardinali è sempre la peggiore. E chissà come giudicherebbe il prete di non si sa quale religione che ha celebrato codesto bizzarro matrimonio..

Ubuntu cola

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , | Posted On lunedì 15 marzo 2010 at 13:20

Essa è stata partorita come ricetta contro il simbolo del sangue vietnamita. Essa ieri è stata acquistata non dico in massa ma comunque in parte significativa dalla ggente che alla fiera milanese di Fà la cosa giusta si era fermata a mangiare allo stand dell'Officina della Birra. Tra cui il sottoscritto. L'idea di chiamare una cola col nome Ubuntu cola e l'idea di essere ripresi perchè si chiede una coca-cola e non più generalmente una cola fa riflettere. In positivo. L'unico appunto è sul gusto. Da rivedere. Ricordiamoci che la polvere diluita nell'odiata coca-cola era originariamente verde. Quindi partite da lì per migliorarla, cari produttori del fair trade! Nell'attesa di provare anche l'aranciata Kubuntu..

Ammanicato

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , , | Posted On giovedì 11 marzo 2010 at 23:06

Pare che un tunisino di 30 anni, avesse notato appunto un manico di scopa sul balcone di una casa in un paese della periferia bergamasca. L'extracomunitario si era arrampicato sul balcone, a circa un metro e mezzo da terra, e si era impossessato del manico di scopa. Al che la figlia della proprietaria dell'appartamento che dava sul balcone se ne accorse e inseguì il "ladruncolo" con l'ausilio dei carabinieri. Una volta raggiunto venne denunciato per tentato furto. Il giovane si difese dicendo che gli serviva per fare delle pulizie di casa. Ora, non è che il giovane abbia fatto una buona azione nel tentare di portarsi a casa quell'oggetto. Ci mancherebbe. Ma una volta che la fuga si è conclusa nel migliore dei modi con la riconsegna del prezioso oggetto rubato alla proprietaria legittima che senso aveva rinviare a giudizio il protagonista della vicenda? Forse, perchè la sua fedina penale era macchiata da precedenti per spaccio. E allora si voleva ottenere un provvedimento esemplare che servisse da monito per eventuali tentativi. Ora, non so le ragioni che hanno indotto il giovane a tentare questo furto ma di sicuro il fatto che non sia andato a buon fine avrebbe indotto chiunque, dotato di buon senso, a lasciar correre la vicenda. E' a partire da questi piccoli episodi che una società dovrebbe dimostrarsi tollerante e usare il buon senso. Senza riempirsene la bocca solo quando fa più comodo..

Vorrei vedere le piramidi di Renè

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , | Posted On at 10:09

E' un pò come se Giuliano Ferrara dettasse la formazione a Ciro Ferrara (supponendo che quest'ultimo sia ancora sulla panchina della Juventus). Comunque è molto divertente come cosa. Il "buon" Vallanzasca è stato condannato a 260 anni di carcere e a quattro ergastoli per una lunga trafila di rapine, truffe ed omicidi. E non manca di dire la sua sul gioco di presunti appalti pilotati ed enorme traffico di denaro legato al g8 nel singolo Expo 2015, presente nel nuovo album I-porn della band Vallanzaska in uscita il prossimo venerdì. E' il cerchio che si chiude dopo che loro stessi avevan dedicato a Renè il pezzo Apologia di Renato.
p.s. Il mio personale ricordo di Vallanzasca risale a quando nel lontano 1999, in prigione, disse che un carcerato gli aveva annunciato che a Pantani non avrebbero mai fatto vincere il Giro d'Italia di quell'anno (a causa dell'enormità di denaro che si era investito sul suo successo) e che pertanto era un buon affare puntare su un suo clamoroso insuccesso.
Infine, non si urli allo scandalo perchè viene fatto uscire part-time dal carcere a svolgere attività di recupero sociale in una pelletteria...

Beata ignoranza

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , , , | Posted On martedì 9 marzo 2010 at 21:31

Parola del General Manager della nazionale di calcio padana. In effetti faceva un pò specie la presa di posizione del quotidiano La Padania che ha scatenato una campagna pro Balotelli ai Mondiali di calcio in Sudafrica. Presa di posizione non condivisa ad esempio dal sindaco di Verona Tosi, che non tardò nell'etichettare come un viziato esaltato il giovane attaccante nerazzurro dopo l'esultanza polemica in Chievo-Inter dello scorso gennaio. Dopo un sacco di adesioni al partito pro-Balotelli raccolte dai vari quotidiani, ora si registra l'attacco de la Trota, aka Renzo Bossi. Colui il quale rischiava di finire nel listino di Formigoni e che allo stato attuale risulta iscritto nel collegio di Brescia per la Lega alle prossime regionali.
Ma la summa delle dichiarazioni de la Trota riguarda la sua eccentrica visione dello stato indipendente Padania.
Stiamo discutendo del nulla. Non prendo neanche in considerazione l'esistenza della Nazionale di calcio italiana. Non la seguo, non so in che competizioni sia impegnata e non so nemmeno chi sia questo Balotelli. Per me esiste solo una Nazionale, ed è quella della Padania
Il "problema" è che se chiedi a Balotelli chi è Renzo Bossi, sicuramente ti risponderebbe che è uno che è riuscito a farsi bocciare più volte di lui a scuola...
p.s. All'inizio a Renzo Bossi avevan posto la domanda in questi termini: "Quale sarà il futuro di Balotelli?". Lui pare avesse risposto:"Io balotellerò, tu balotellerai, etc.". Di fatto ha attestato di non conoscere SuperMario.

Podio

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , | Posted On lunedì 8 marzo 2010 at 17:28

Capita a volte che vedi un film e dici Minchia che capolavoro. Come fa la gente a non conoscerlo? E soprattutto ti chiedi come mai certi capolavori rimangano nell'olimpo anche perchè non ci si vuole aprire a culture cinematografiche completamente diverse dalle nostre, ma ricche di genialità ed originalità indiscusse. Il tema in questione è legato strettamente ai vari eccidi nazisti nella seconda guerra mondiale, trattati da tagli ed angolature delle più disparate. I film in questione sono 3. La vita è bella di Benigni, Underground di Kusturica e Train de vie di Mihaileanu. Gli ultimi due film per molti di noi (io li ho scoperti solo qualche anno fa e Train de vie visto solo il mese scorso!) sono/erano sconosciuti. Ebbene, a mio modesto parere, sono di una bellezza e genialità artistico-cinematografica pazzeschi. Tale da considerarsi film superiori di fatto al pur splendido La vita è bella. La comicità di Benigni, pur contestualizzata ella drammaticità dell'evento bellico, non regge all'impeto delle scene grottesche del gruppo folkloristico di persone che si nasconde dal bombardamento di Belgrado scegliendo di vivere in un sotterraneo nel film di Kusturica. E non regge nemmeno al metaforico viaggio di liberazione in treno di un gruppo di ebrei all'interno dei quali vengono ricreati sottogruppi di militanti comunisti, guardie naziste e semplici persone che organizzano la loro surreale fuga dal loro destino segnato nei campi di concentramento. Detto ciò tutti e tre i film sono pura poesia. Ma sarebbe un bene allargare i propri orizzonti informandosi anche sulle opere di cineasti meno noti. E la critica è rivolta in primo luogo a me che li ho scoperti tardi.

Scivente#3

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: | Posted On venerdì 5 marzo 2010 at 10:26

C'è che questo è il terzo articolo scritto per Gli Altri dal sottoscritto. E badate bene che non è nè il secondo nè il quarto, ma proprio il terzo.

Yes diaz can

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , , , | Posted On giovedì 4 marzo 2010 at 10:37

La recente decisione presa dal giudice sportivo in seguito ai fatti calcistici di domenica scorsa merita una riflessione. L'allenatore del Chievo Di Carlo e l'attaccante del Parma Lanzafame sono stati entrambi squalificati per un turno per aver bestemmiato in campo. Ora, nessuno credo si metta a discuttere sulla blasfemia delle parole pronunciate. Ci mancherebbe altro. Ma bisogna porre un limite. Le bestemmie fino a prova contraria non sono perseguibili penalmente e erigere ad una pura questione di buoncostume e di educazione queste decisioni "esemplari" non risolve il problema. Bisogna cercare di capire i calciatori nel momento di massimo sforzo e tensione sul campo. Lasciamo stare che sono strapagati e tutte ste robe qua, ma sono pure loro esseri umani. E se scappa una volta una bestemmia non è giusto punirli con la squalifica. Allora perchè, mi chiedo, salvare l'altro giocatore del Chievo Marcolini che se ne è uscito dal campo imprecando un porco diaz? E' ovvio che quando dici una esclamazione simile dici diaz per non dire dio, ma ti rivolgi metaforicamente sempre a lui. Allora si premia la furbizia di chi riesce a "salvarsi in corner" cambiando la desinenza all'ultimo secondo. E poi mi chiedo, ma le bestemmie pronunciate in altra lingua come le riconosce un arbitro? Ha un manuale che si deve studiare con tutte le imprecazioni in francese, spagnolo, serbo, tedesco, etc.?
Dico questo perchè se non si pone un limite a queste decisioni così coatte, si finisce col prendere di mira i tifsi alla prossima bestemmia filmata da una telecamera e magari prevedere il Daspo solo per questo...

Censura parossistica

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , , , | Posted On lunedì 1 marzo 2010 at 19:30

Le parole più in voga in questi giorni nelle cronache politiche italiane sembrano essere due: #sciopero della fame e #liste ritirate. Intanto è stata promossa la Daniela Santanchè come sottosegretario di Rotondi. Sappiate che da piccola era una peste, una ribelle, una bambina ingombrante. Essa incitava i fratelli a reagire all'anticonformismo imposto dalla famiglia. Essi non lo fecero per legittimo impedimento.
Capitolo Vigilanza Rai. Caos legato all'annullamento dei talk show politici di Santoro, Floris, Paragone e Vespa? Macchè quelli non vanno in onda per 4 settimane punto e basta. Il vero problema è legato al programma Chi l'ha visto. Sappiate che se per caso un politico scomparisse, di costui il programma non potrebbe parlare. A meno, ad esempio, di fingere il rapimento di un politico di sinistra nel caso della scomparsa di uno di destra e viceversa, al lordo della par condicio. Ma l'ordinanza si spinge ben oltre. E' capitato che sia scomparsa in settimana una signora imparentata con un candidato consigliere alle regionali. Di questa persona il programma della Sciarelli non può parlare. Censura bi-partizan.