Le anime di Grillo

Pubblicato da Cappellaio | Etichette: , , | Posted On martedì 23 marzo 2010 at 18:57

Personalmente è passato parecchio tempo da quando il comico Beppe Grillo mi divertiva coi suoi spettacoli trasmessi dall'allora Tele+ riguardanti i diversi scandali italiani (quello sulla Telecom e sulle ricariche, etc.). Troppo. Da quando ha deciso di darsi alla politica attiva, prima con le varie manifestazioni del VaffaDay e poi fondando il Movimento a 5 stelle è diventato paradossalmente molto più attore di quanto non fosse prima. La mia tesi è semplice. Per ristabilire i principi di una democrazia che, soprattutto ultimamente, sembra perdere i propri pilastri portanti non servono personaggi alla Grillo. Questi fanno solo i giochi dei veri despoti dell'informazione (magari involontariamente). Il concetto di libera informazione in un libero stato esiste quando tutti lo rivendicano senza vincoli ma non quando uno proietta su una massa sodomizzata certe idee che, pur con certe basi giuste e/o condivisibili, finiscono solo per inasprirne i lati più istintivi e animaleschi. Le teorie proposte da Grillo attraverso il suo blog e le sue manifestazioni mi hanno spesso lasciato perplesso. Perchè il problema più grave di Grillo, come scrisse anni fa Scalfari su La Repubblica, è che non capisce che i difetti di una democrazia nascono molto più spesso dal consenso pubblico e non dalle regole intese come leggi da approvare. Per intenderci, è insita nella natura umana la predisposizione ad aggregarsi verso chi attira magneticamente la sensibilità del singolo, colpendola laddove è più esposta. Ed in questo Grillo e Berlusconi, pur rivolgendosi a pubblici completamente diversi e in lotta tra loro, sono simili. Il passaggio di livello è quello che manca. Ossia una responsabilizzazione maggiore del cittadino, che non si traduca nella richiesta di nuove leggi spesso popolari ma incostituzionali bensì in una nuova cultura politica che valorizzi il senso critico del singolo. Che faccia leva sulla sua capacità di giudizio e che in qualche modo colmi quella disaffezione della gente dalla politica che sta raggiungendo punte intollerabili.
Tornando a Grillo leggo un pò sconcertato da un post del suo blog le seguenti parole
Le animemorte italiane muoiono in anticipo pur di farsi comprare. Lo sentite il silenzio della Confindustria? Dei sindacati? Dei professori e dei rettori universitari? Degli artisti? Dei campioni sportivi? Degli esponenti della classe borghese come Mario Monti? Dei capi delle grandi aziende come Bernabé e Montezemolo? Delle istituzioni? Dove sono tutti? Morti, ma non ancora censiti.
Tutto è in vendita e quasi tutto è stato comprato. La responsabilità di questi struzzi della democrazia è enorme. Godono dei benefici del loro ruolo senza rispettarne i doveri. Le animemorte non hanno pentimenti. Hanno ceduto la loro coscienza in cambio di promozioni sociali, visibilità, sicurezza, potere.
Ebbene. Forse non se ne accorge ma pure lui è diventato uno struzzo della democrazia e credo per questo abbia molte responsabilità. Il fatto di essere sceso in politica attivamente gli è costato un pò di fedelissimi alleati ma in tanti ancora credono in lui. In tanti che, per esempio, hanno tollerato il fatto che non abbia mai mosso una critica nei confronti di un ministro ahinoi indifendibile come Pecoraro Scanio che, tra gestione dell'affaire rifiuti a Napoli e i voli gratuiti verso centri di benessere garantiti da imprenditori amici, non ce la raccontava spesso giusta. Non sempre, cioè mai, i problemi si risolvono gridando alla vecchia puttana per apostrofare la Montalcini che sembra abbia vinto il Nobel solo perchè sponsorizzata da una casa farmaceutica. Troppo comodo. Tanto poi si patteggia per le diffamazioni e si finisce solo per svilire la collettività che di questi continui ritorni allo stato brado proprio non ne ha bisogno. Ridateci il vecchio Grillo.

Comments:

There are 0 commenti for Le anime di Grillo

Posta un commento